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Legge di Bilancio 2024: cosa sapere su pensioni, finanziamenti e tagli fiscali

6 Novembre 2023
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La prima bozza di legge di Bilancio 2024, approvata il 16 ottobre 2023 dal Consiglio dei Ministri, è composta di 109 articoli ed è approdata al Senato per iniziare l’iter per l’approvazione.

Circa 24 miliardi sono stati destinati alla legge di Bilancio 2024. 16 miliardi provengono dall’extra deficit, circa 8 miliardi derivano dalla riduzione delle spese da parte dei diversi Ministeri quantificata nell’ordine del 5% su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regione ed enti locali.

L’obiettivo della manovra 2024, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è quello di concentrare le risorse disponibili su poche grandi priorità con particolare attenzione al sostegno delle fasce di popolazione più indebolite dall’inflazione.

Quali sono le principali misure in termini fiscali e del lavoro?

Area fiscale e finanza d’impresa

Riduzione degli scaglioni IRPEF

L’accorpamento degli scaglioni Irpef prevede che si pagherà il 23% fino al 28.000 euro di reddito annuo lordo, il 35% per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro lordi annui e il 43% per i redditi oltre i 50.000 euro lordi annui.
La soglia della no tax area per i lavoratori dipendenti viene estesa a 8.500 euro.

Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la riduzione del cuneo fiscale contributivo e la revisione delle aliquote Irpef dovrebbero rafforzare le buste paghe dei lavoratori dipendenti fino a 1.298 euro annui.

Flat tax al 15% per gli autonomi

Viene confermata anche per il 2024 la flat tax al 15% (aliquota agevolata) per i redditi fino a 85.000 euro, ossia per il regime forfettario.

Affitti brevi la cedolare secca passa dal 21% al 26%

La legge di Bilancio introduce il Codice identificativo nazionale (Cin) per gli affitti brevi. Aumentata l’aliquota al 26% dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni (affitti brevi o turistici).
Invece, per la prima casa l’aliquota resta al 21%.

Mutui prima casa per under 36

La legge di Bilancio stanzia altri 282 milioni di euro per il 2024 relativi al Fondo di garanzia per la prima casa, destinato agli under 36.

Regime impatriati

Per i lavoratori che tornano in Italia sarà applicato un nuovo regime agevolato, che prevede una minore aliquota di riduzione della tassazione e in tesso massimo di reddito. Coloro che possono accedere all’agevolazione devono possedere i seguenti requisiti:

  • periodo di residenza all’estero di almeno tre anni;
  • permanenza in Italia successiva al rientro di almeno cinque anni;
  • avere requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.

L’agevolazione consiste in una riduzione del 50%, entro un limite di reddito agevolabile di 600.000 euro.

Global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali

La global minimum tax al 15% per le multinazionali con fatturato superiore a 750 milioni di euro entrerà in vigore al 1°gennaio 2024.

Rinviata la plastic e sugar tax al 1° luglio 2024

L’ introduzione della plastic e sugar tax viene rinviata al 1° luglio 2024.

La plastic tax è riferita agli imballaggi usa e getta in plastica non compostabile e la sugar tax riguarda le bevande edulcorate.

Riforma delle garanzie Sace

Riforma delle garanzie che permetterà anche ai fondi esteri di investire nelle infrastrutture e nel green. Sace può assumere impegni fino a 60 miliardi. La copertura per il 2024 è di 3 miliardi. Queste nuove garanzie sono previste fino al 2029.

Polizze anti-catastrofi per imprese

Le imprese, con sede legale in Italia e le imprese con sede legale all’estero con stabile organizzazione in Italia, saranno obbligate a sottoscrivere contratti assicurativi a copertura dei danni a beni immobili e al loro contenuto, ai terreni e ai beni strumentali materiali, causati da calamità naturali ed eventi catastrofali, come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

Le sanzioni per le imprese che non rispetteranno questo obbligo arriveranno fino ad un milione di euro.

Bonus per imprese che tornano in Italia – reshoring

Alle imprese che torneranno ad investire in Italia verrà applicata una tassazione agevolata: riduzione del 50% delle imposte dei redditi. L’agevolazione viene riconosciuta nel periodo di imposta del trasferimento fino ai 5 anni successivi.
Requisito per accedere a tale agevolazione: l’impresa deve aver svolto la sua attività in un Paese diverso da uno Stato UE o appartenente allo Spazio Economico Europeo.

Area lavoro

Conferma del taglio del cuneo fiscale anche per il 2024

Anche per il 2024 la legge di Bilancio conferma il taglio del cuneo fiscale, ma non per la tredicesima.
È previsto un esonero contributivo del 6% per redditi fino a 35.000 euro e del 7% per redditi fino al 25.000 euro.

Bonus più assumi meno paghi

Si tratta di una super deduzione sul costo del lavoro del 120% per le imprese che assumono a tempo indeterminato a partire dal 2024. La super deduzione arriva fino al 130% chi assume donne con figli, under 30 percettori del reddito di cittadinanza o assegno di inclusione e persone con disabilità.

Welfare aziendale: I fringe benefit fino a 2.000 euro

I fringe benefit vengono portati strutturalmente a 2.000 euro per i dipendenti con figli e 1.000 euro per tutti gli altri dipendenti. I fringe benefit vanno ad alimentare le misure di welfare aziendale, in quanto sono compensi non monetari che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti oltre al salario base.

Aumentato il congedo parentale

Per agevolare la conciliazione vita-lavoro, il congedo parentale, retribuito al 60% per i genitori con figli fino ai 6 anni, viene allungato di un altro mese.

Bonus assunzione donne con figli

Il bonus assunzione donne riguarda una decontribuzione per le madri con almeno due figli fino ai 10 anni del più piccolo se i figli sono due, 18 se i figli sono tre.

Il limite dello sgravio è di 3.000 euro annui.

Bonus asili nido

Con la legge di Bilancio 2024 vengono stanziati 150 milioni di euro aggiuntivi al fondo asili nido. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità di rendere gratuito l’asilo nido a partire dal secondo figlio.

Area pensioni

Quota 103 e APE sociale

Le persone con 62 anni di età e 41 anni di contributi possono andare in pensione con la quota 103.
L’assegno sarà calcolato utilizzando le regole del sistema contributivo.
Si allungano le finestre di uscita:

  • 7 mesi per i lavoratori privati;
  • 9 mesi per i dipendenti pubblici.

Viene confermato anche per il 2024 l’APE sociale. Sarà possibile anticipare la pensione se si possiede il requisito di 63 anni e 5 mesi.
Confermata anche opzione donna per il 2024. Possono accedere:

  • caregiver;
  • lavoratrici con invalidità fino al 74%;
  • soglia anagrafica 61 anni oppure a 60 anni con un figlio e a 59 anni con più figli;
  • necessari almeno 35 anni di contributi.

La riforma previdenziale prevede anche la rivalutazione delle pensioni.
Per gli assegni tra 2.250 e 2.00 euro è previsto un adeguamento dell’85%, si riduce al 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo; il 47% tra 6 e 8 volte il minimo; a 37% da 8 a 10 volte il minimo e 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo.

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