Fisco

Gli errori più comuni sulla fattura elettronica

22 Febbraio 2019

A due mesi dall’avvio, il processo di fatturazione elettronica incontra ancora parecchie difficoltà.

Di seguito alcuni degli errori più comuni che noi e i nostri clienti abbiamo riscontrato e che determinano lo scarto delle fatture da parte dello SdI.

  • Il codice univoco va indicato sempre con lettere maiuscole – se scritto in maiuscolo la fattura viene scartata
  • La partita Iva deve essere corretta e va indicata per tutti i soggetti passivi IVA, mentre il campo va lasciato vuoto se il cliente è una persona fisica, un condominio, un ente non commerciale
  • Il codice fiscale delle società è un codice numerico di 11 cifre, può essere diverso dalla partita iva, sono possibili scarti in caso di inserimento di codice non corretto. Se presente la partita IVA del cliente, non è obbligatorio indicare anche il codice fiscale. Per le persone fisiche il codice è alfanumerico di 16 caratteri
  • Invertire partita iva e codice fiscale (se diversi) comporta lo scarto della fattura
  • In caso di arrotondamenti o sconti si possono verificare dei problemi nell’utilizzo degli appositi campi, è preferibile inserire nel testo della fattura apposite righe col segno meno invece che utilizzare i campi automatici predisposti.
  • Occorre verificare sempre che la somma dei riepiloghi iva corrisponda al totale della fattura
  • In caso di imposta di bollo, occorre compilare sempre l’apposito campo. In diversi casi si segnala l’errata esposizione del codice iva corrispondente ai bolli, occorre verificare che al bollo sia associata la dicitura art.15 e la natura N1
  • Nei campi relativi alla descrizione occorre evitare l’uso di caratteri speciali, quali ad esempio percentuali, simboli di valute. Se occorre, usare la parola euro e non usare il simbolo, perché questo comporta lo scarto della fattura
  • Ricordiamo che la copia della fattura “di cortesia” non ha alcun valore fiscale. Tuttavia, poiché diversi fornitori (in particolare utenze luce/acqua/gas, ma non solo) hanno inviato copie di cortesia che non sono presenti tra le fatture ricevute elettronicamente, occorre segnalare allo studio la presenza di queste fatture per permetterci di tentare di recuperarle nel cassetto fiscale

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